UN ALIENO TRA UMANOIDI

UN ALIENO TRA UMANOIDI

 

 

Coloro che preferiscono stare da soli. Sono persone molto tranquille, che non amano farsi notare, parlano poco e in modo garbato. Molto indipendenti, capaci, hanno fiducia in se stesse e sono quasi completamente libere dalle opinioni altrui. Se ne stanno in disparte, lasciano in pace gli altri e vanno avanti per la loro strada. Spesso sono intelligenti e piene di talenti. Sono persone coraggiose che sembrano conoscere il loro compito nella vita, e lo eseguono con volontà tranquilla e salda. Non si attaccano molto nemmeno alle persone più vicine. Sopportano l’avversità e la malattia in modo calmo, tranquillo e coraggioso, senza lamenti. Spesso sono orgogliosi e si sentono superiori agli altri.” 

 

 

 

Volevo assolutamente incontrare un Extraterrestre.

Avrò avuto sì e no 5 anni. Ricordo ancora con quanto desiderio stavo minuti interi a testa in su nella ricerca disperata di qualcosa che potesse assomigliare a un oggetto volante non identificato.

Dovetti aspettare tanti anni, prima di incontrarne uno. E quando lo incontrai, non aveva le sembianze che mi aspettavo.

La cosa strana è che questo extra terrestre era sempre stato tra di noi in terra e assomigliava tantissimo a un essere umano. Avevo voglia io a stare a testa in su!

Sì, sto parlando dell’Aristocratico Solitario, la decima personalità del Codice Umano. Lui non è proprio umano. Direi piuttosto sovra umano.

 

L’Aristocratico Solitario

 

Chi è l’Aristocratico Solitario? Cosa vuole dalla vita? Come funziona la sua personalità? Cosa deve imparare?

Capire che hai di fronte un alieno ti può aiutare a non fare cazzate.

Sto pensando a tutti quei momenti di totale mancanza di spirito in cui ci si abbandona a banalità di ogni tipo: “freddo oggi vero?”, oppure “non ci sono più le stagioni di una volta” e tutte quelle mezze verità da bancarella.

Con lui ti prego NO!

L’Aristocratico Solitario è un tipo raffinato, non solo esteriormente, ma soprattutto interiormente. Hai presente Mario Draghi? Ecco, a lui non puoi parlargli del tempo.

Elegante, colto, erudito, solitario, freddo come un iceberg, impassibile e distaccato, si fa largo nel mondo con la sua superiorità.

Certo, non gli manca l’orgoglio, né l’amor proprio. 

A degli occhi profani può sembrare uno snob, e forse lo è. Però lui, a differenza di altri, può permetterselo: è davvero un essere superiore, un vero alieno in un mondo di umanoidi.

 

L’umiltà è la base della Grandezza

 

Se c’è qualcosa in cui non eccelle è proprio questa: non è per niente umile.

Non sto parlando di quella finta umiltà che non serve a nessuno. Sto dicendo che lui a volte può sembrare proprio un infame.

Ho un cliente così e lo adoro.

Quando si rivolge ai suoi collaboratori, è antipatico come una multa sul parabrezza. Non tanto nei toni che sono sempre affabili, ma nell’atteggiamento che usa, con quell’aria di superiorità che fa sentire gli altri degli schiavi.

Gli ho spiegato che non può fare così se vuole instaurare un clima piacevole dentro il suo studio. Lui è caduto dalle nuvole (cioè è sceso tra noi umani) e ora ci stiamo lavorando.

L’Aristocratico Solitario è un essere superiore che sta bene da solo, basta a se stesso. Anche nei rapporti più stretti, rimane distaccato. Per certi versi farebbe bene a rimanere da solo.

Musicisti, matematici, analisti finanziari, banchieri, economisti, imprenditori solitari, ecco in che ruoli possiamo trovarlo.

Se ti innamori di un tipo così, non aspettarti una storia romantica. Preparati invece a lavorare sulla tua autonomia affettiva.

Penso che ognuno attira a sé ciò che lo aiuta a superare certe dipendenze o certi limiti. Vista così la relazione (sia essa di tipo personale o di tipo professionale) assume un altro significato. Ma di questo parleremo in un altro momento, è un tema complesso.

Quando incontro un Aristocratico Solitario io mi incanto. Sono effettivamente pezzi unici, e non puoi fare altro se non ammirare la loro bellezza. Se invece manchi di autostima, ti sembreranno degli snob boriosi.

La visione dipende sempre dall’occhio che guarda.

 

“Chi guarda fuori sogna, chi guarda dentro si sveglia”

 

 

 

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Chiara Pierobon

Amo pensarmi come una scultrice mentale.
Con lo scalpello della consapevolezza, lavoro sugli strati di condizionamenti e di maschere per far affiorare la bellezza nascosta delle persone.
Mi occupo di FormAzione e progetto percorsi di Allenamento Mentale per Professionisti illuminati.

chiara.pierobon@ilmetodor.it
www.ilmetodor.it

IL DUBBIO DEL POVERO AMLETO

IL DUBBIO DEL POVERO AMLETO

“Coloro che soffrono molto per  l’incapacità di decidere fra due cose, considerando giusta ora l’una, ora l’altra. Di solito sono persone molto tranquille, che sopportano in silenzio le loro difficoltà, non essendo portate a discuterne con gli altri. Presentano sempre un aspetto duale e fanno molta difficoltà ad essere stabili nello loro decisioni e nelle loro emozioni. Sono dotati di grande creatività.  Spesso sono strani e stravaganti”.

 

 

“Mi ha chiamato per chiedermi se andavo al cinema.

Non sapendo cosa rispondere lì per lì, gli ho detto che lo avrei richiamato dopo e che ci avrei pensato. Non so mai cosa rispondere a inviti simili. Da una parte ho voglia di andare, dall’altra no. 

In effetti, sono spesso stanca per uscire e il divano mi attira. Però sono una tipa anche vitale, quindi è meglio se qualche volta esco. 

Ho passato 20 minuti nell’immobilità totale, continuando a rimbalzare da una decisione all’altra. Finalmente, stremata dal chiacchierio mentale, l’ho chiamato e gli ho detto di no. Meritavo un po’ di sano riposo sul divano.

Ho trascorso tutta la sera a guardare il soffitto e a pensare che era meglio se fossi uscita, mi avrebbe fatto bene.

Vabbè, la prossima volta deciderò più in fretta. Forse.”

No, non sono io quella che parla, ma la voce fuori campo di un’Instabile Eclettico.

 

L’Instabile Eclettico

 

Chi è l’Instabile Eclettico? Cosa vuole dalla vita? Come funziona la sua personalità? Cosa deve imparare?

L’Instabile Eclettico è un tipo davvero strano. Ecco sì, strano è la parola che meglio lo definisce, soprattutto quando lo vedi per la prima volta. Non riesci a definirlo, a inquadrarlo. Infatti, non è inquadrabile!

A parte il suo eterno dilemma interiore (con annesso chiacchierio mentale piuttosto invadente) lui è un eclettico. Riesce a mescolare cose apparentemente inconciliabili creando nuove vie geniali. Freddy Mercury o David Bowie sono degli ottimi esempi: quanti stili diversi hanno mescolato nella loro carriera artistica?

Però non tutti gli Instabili Eclettici diventano famosi, anzi.

L’instabilità che li caratterizza a livello profondo li manda spesso in uno stato di frustrazione: si sentono sbagliati.

“Ma perché cambio idea in continuazione?”, spesso non si danno pace.

Qualcuno dovrebbe spiegare loro che la mutevolezza è la loro natura. Fare di questo un punto di forza li fa diventare geniali.

 

Il genio oltre la follia

 

Spesso queste persone sembrano pazze. Vestono strane (ma sempre bene), si comportano in maniera strana, pensano in modo strano.

Eppure, dietro a questa stravaganza si nasconde l’energia del genio.

Non è facile essere un Instabile Eclettico, soprattutto in questa società che ci vuole tutti stabili e omologati, circoscritti dentro confini ben precisi. 

L’Instabile Eclettico ha una bella sfida da portare avanti: quella di essere se stesso. Condividiamo tutti questa sfida, è vero, ma per lui è molto più difficile.

Non è semplice rendere l’idea della sua bellissima e caleidoscopica energia in poche righe. In Accademia ci dedichiamo tutto il tempo necessario, com’è giusto che sia.

Capire in profondità le persone ti dà la possibilità di vedere un mondo a colori invece che in bianco e nero. È uno spettacolo illuminante.

Riuscire a scorgere il bello delle persone, al di là delle maschere e degli strati di cazzate, non ha prezzo. Lo dico sempre ai miei studenti. E loro concordano.

 

“Chi guarda fuori sogna, chi guarda dentro si sveglia”

 

 

 

 

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Chiara Pierobon

Amo pensarmi come una scultrice mentale.
Con lo scalpello della consapevolezza, lavoro sugli strati di condizionamenti e di maschere per far affiorare la bellezza nascosta delle persone.
Mi occupo di FormAzione e progetto percorsi di Allenamento Mentale per Professionisti illuminati.

chiara.pierobon@ilmetodor.it
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È COME LO CHAMPAGNE

È COME LO CHAMPAGNE

“Coloro che non hanno abbastanza fiducia  in se stessi per poter prendere da soli delle decisioni . Chiedono sempre consiglio agli altri, ma ne sono spesso fuorviati. Leggeri, frizzanti, ottimisti e carichi di energia, si lanciano in mille progetti, a volte disperdendo la loro energia. Sono un po’ superficiali. Quando imparano ad ascoltarsi in profondità, diventano inarrestabili”.

 

 

Mi è sempre piaciuto circondarmi di loro. 

Solari, leggeri, a volte un po’ ingenui, anche di fronte alla tragedia più grande cadono sempre in piedi. Li ho sempre guardati con ammirazione. Assomigliano un po’ allo champagne appena versato: pieno di bollicine.

Io che spesso mi arrovellavo sulle grandi tematiche della vita e non ne venivo a capo. Io che misuravo ogni moto interiore, ogni comportamento degli altri, per trovare sempre un senso alla vita. Loro no. Loro agiscono, magari si perdono un po’ tra le mille attività che amano fare, ma le fanno senza tante pippe mentali. Da loro ho sempre imparato la leggerezza dell’atteggiamento.

Calvino diceva “leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore”. Ecco, sembra scritta per loro.

Chi non vorrebbe accanto una persona così?

Eppure, anche loro hanno un lato ombra da riconoscere.

 

Il Saggio Bambino 

 

Chi è il Saggio Bambino? Cosa vuole dalla vita? Come funziona la sua personalità? Cosa deve imparare?

Un saggio bambino è una persona molto saggia, ma che si comporta come un bambino che ha bisogno di una guida.

Influenzabile, insicuro delle sue decisioni, ingenuo e un po’ naif, il Saggio Bambino non si fida mai di quello che pensa. Per questo ha bisogno di chiedere costantemente consiglio agli altri, diventando a volte asfissiante.

“Secondo te”, è il suo mantra preferito. Gli esce di bocca insieme all’anidride carbonica che emette. 

Ricordo un mio alunno di qualche anno fa. Dotato di un grande intuito, lui avrebbe potuto decidere per sé qualsiasi cosa. Eppure continuava ad assillare chiunque con i suoi “secondo te”. Era un saggio solo in potenza.

Il Saggio Bambino è molto permeabile alle idee altrui, soprattutto a quelle delle personalità forti. Si aggrappa a loro come la cozza fa con lo scoglio.

Eppure, anche di fronte alla difficoltà più grande, lui ha risorse interiori per scalare montagne. Mai affranto, mai depresso. Forse è il suo sentire a metà che lo salva dal baratro.

Anche lui, come tutti gli altri, ha la sua grande lezione da imparare.

 

Peter Pan e l’eterna adolescenza

 

Sembra che il Saggio Bambino non voglia (o non possa) crescere del tutto.

Mi ricorda la favola di Peter Pan. 

In effetti capita spesso di vedere un Saggio Bambino fare l’adolescente anche a quarant’anni.

Farfallone e molto attento all’immagine esteriore, si trastulla tra le sciocchezze della vita, mancando la sua lezione: diventare un adulto saggio in grado di influenzare il mondo con il suo brio e con il suo intuito.

Personaggi così ce ne sono molti nel mondo dello spettacolo o della moda.

Siamo tutti qui per imparare qualcosa e per offrire al mondo i nostri talenti.

Mi rifiuto di pensare che la nostra vita si limiti a nascere, mangiare, lavorare, riprodursi e inquinare. Abbiamo tutti uno scopo più alto, più celeste: siamo uomini e donne in terra che aspirano al cielo. 

Una volta compreso questo, tutto il resto è in discesa.

 

L’intuito come via di Saggezza

 

Il Saggio Bambino ha molto da dare. 

Ricordo una mia cliente, fantastica, simpatica, con un’energia strepitosa eppure lei non credeva in se stessa e chiedeva sempre consiglio a me.

Un giorno, alla solita domanda “secondo te” le risposi in maniera assurda. Volevo vedere dove poteva spingersi la sua insicurezza. Lei mi guardò perplessa e, in un momento di intuizione fulminea,  concluse: “farò di testa mia”.

Avevo ottenuto quello che volevo: renderla indipendente da quello che dicevano gli altri, per quanto questi “altri” fossero per lei figure di riferimento.

Più tardi, dopo qualche mese, mi telefonò e mi ringraziò tantissimo per quella risposta senza senso che le avevo dato. Mi disse che fu in quel momento che si rese conto che non aveva bisogno di chiedere niente a nessuno, perché le risposte erano già tutte dentro di lei.

Era finalmente diventata saggia.

 

“Chi guarda fuori sogna, chi guarda dentro si sveglia”

 

P.S. Leggere le persone è come aprire gli occhi per la prima volta. Dopo vedi le cose in maniera completamente diversa.

 

 

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Chiara Pierobon

Amo pensarmi come una scultrice mentale.
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PROPRIO NON SA DIRE DI NO

PROPRIO NON SA DIRE DI NO

 

Persone buone, tranquille, gentili, estremamente ansiose di servire gli altri. Chiedono troppo alle loro energie, quindi si affaticano facilmente. Il loro desiderio di aiutare il prossimo è così forte che tendono a diventare più dei servi che degli aiutanti generosi. Il loro buon cuore li porta a fare più di quello che dovrebbero e, in questo modo, trascurano quella che è la loro particolare missione nella vita. Hanno difficoltà nell’auto affermazione e non riescono a dire di no”. .

 

 

Erano una bella coppia, nel loro equilibrio squilibrato, ma comunque una bella coppia.

Lei comandava, lui eseguiva. Lei dominante e risoluta, lui remissivo e impotente.

Li avevo conosciuti grazie a degli amici in comune. Devo dire che erano un bell’esempio di personalità che si combinano alla perfezione, nel loro difetto (meglio dire, nella loro lezione non imparata), piuttosto che nella loro virtù.

Di lei ne abbiamo già parlato: il Controllore Dominante, colei che ha bisogno di avere sotto controllo la vita degli altri.

Che dire invece di lui? Semplicemente la bontà fatta persona.

 

Il Buono sottomesso

 

Chi è il Buono Sottomesso? Cosa vuole dalla vita? Come funziona la sua personalità? Cosa deve imparare?

Il nome parla da solo.

Lui è buono, troppo buono e non dice mai di no a nessuno. Il suo desiderio di servire gli altri è così forte che spesso diventa uno zerbino, più che un bravo aiutante. 

La sua docilità è veramente una carezza, soprattutto se calata in un mondo di sterile egoismo.

Detta così, il Buono Sottomesso sembra un santo. In un certo senso lo è, ma anche lui, come tutti, ha il suo lato ombra e la sua lezione da imparare.

Dire sempre di sì non è sempre un bene, né per chi lo fa, né per chi lo riceve.

Eppure imparare a dire di no per lui è difficilissimo. Imparare ad auto realizzarsi, ad avere amor proprio, ad imporsi (a volte è cosa buona e giusta), a darsi del valore per lui è una sfida.

Il troppo storpia sempre, e la troppa disponibilità si trasforma spesso in auto denigrazione e scarsa autostima. Pensa, lui fa talmente fatica a dire di no che quando riesce a farlo, si sente in colpa.

Capisci ora perché parlavo di equilibrio squilibrato? Un dominante con un dominato vanno d’accordo, ma che possibilità hanno di crescita nella loro relazione?

 

Cenerentola e il Principe Azzurro

 

Cenerentola è un buon esempio di questo tipo di personalità.

La favola ci racconta che a un certo punto arriva un Principe Azzurro che la toglie dagli impicci e la fa diventare una Principessa.

Voglio pensare che la favola sia ricca di simbolismo (come tutte le favole) e che quel Principe Azzurro non sia altro che la parte più elevata della persona, ossia la coscienza. È il Buono Sottomesso nella sua versione più raffinata, diciamo.

Solo lui infatti può ribaltare la situazione interiore ed esprimere nel mondo la sua forza gentile con la dolcezza e la bontà che lo caratterizza.

La sua è una lezione non semplice, ma l’apprendimento (come l’allenamento) è direttamente proporzionale alla fatica profusa. Questa è una regola da non dimenticare mai.

Il Buono Sottomesso ha una grande forza nascosta dentro, una forza gentile che spesso non è capita.

Se incontri nel tuo cammino un Buono Sottomesso, non approfittare della sua bontà. Ogni azione che fai è sottoposta alla legge di causa ed effetto e prima o poi, in un modo o in un altro, tutto torna indietro.

Piuttosto aiutalo a esprimere la sua forza. Diventerà per te un fedele aiutante.

 

“Chi guarda fuori sogna, chi guarda dentro si sveglia”

 

P.S. Conoscere il Codice Umano è davvero una figata. 

 

 

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