SAGGEZZA, EMOZIONI E FATTURATO

SAGGEZZA, EMOZIONI E FATTURATO

Possono tre cose apparentemente distanti tra loro essere connesse?

 

“L’apprendimento è un tesoro che seguirà il suo proprietario ovunque.”
Proverbio

 

Siamo ad Agosto, il mese dedicato al riposo.

Sì perché, anche se tu continui a lavorare e non vai fisicamente in ferie, è scientificamente provato che i tuoi neuroni entrano in una sorta di modalità anarchica e smettono di fare il loro lavoro, concedendosi una sorta di pausa per ricaricarsi.

Ecco perché, riguardo ai contenuti, ho deciso di designare Agosto come il mese della riflessione.

I ritmi rallentano (come è giusto che sia) e tu hai più tempo da dedicare a te stesso e al tuo dialogo interno. Almeno così dovrebbe essere.

Per quattro settimane, prenderemo spunto da qualche riflessione dei Saggi Antichi per facilitare un processo di riflessione profonda che possa nutrire il tuo animo.

Nel mondo del Business (ma anche nella vita privata) in genere vige la regola dell’uomo (o della donna) tutto d’un pezzo, vincente, senza debolezze, né esigenze prettamente umane.

Un uomo tutto esteriore, fatto di sorrisi smaglianti e di un’immagine complessiva che, lasciamelo dire, sa di plastica.

Questa visione mi fa sorridere ogni volta che la incontro tra le righe di qualche articolo o di qualche post particolarmente d’effetto.

In realtà tu, come tutti gli altri, sei un essere umano con i suoi talenti e con le sue debolezze e se vuoi essere veramente vincente devi imparare a nutrire quella parte più alta di te, quella che non sei abituato mai a interpellare.

Scoprirai che il successo si costruisce dai fallimenti, così come la forza si crea dalla fragilità.

In un mondo che si sta spingendo a forza verso un’aridità di significato e di contenuti sempre più imbarazzante, è importante che tu sappia attingere da quelle fonti di saggezza immortale, le quali ti permetteranno di edificare il tuo futuro su solide basi interiori.

“Perché i Saggi Classici?”, probabilmente ti chiederai.

Vedi, ci sono diversi validi motivi e ora cercherò di spiegarteli.

Quando ero al liceo (ormai troppi anni fa!) mi chiedevo spesso che senso avesse studiare il latino e le materie classiche.

Non ci vedevo l’utilità pratica e sinceramente consideravo tutta quella roba come troppo lontana dalla nostra realtà post-moderna.

Non che non mi piacessero, anzi!

Ma pensavo che, in vista del mio futuro, fossero tutte materie inutili.

Meglio la chimica, la matematica o la biologia, mi torneranno sicuramente più utili”… riflettevo spesso ad alta voce.

E invece mi sbagliavo di grosso.

Quello che non avevo capito (e che forse non potevo capire per mancata esperienza e ancora scarsa maturità) è che nello studio dei Classici Antichi si nascondono delle verità che sono immortali.

Con gli anni ho potuto letteralmente mettere in pratica molte massime e molti concetti trovati tra le righe della letteratura classica. E quanto mi sono serviti!

Chi l’avrebbe mai detto!

Quello che vorrei farti capire è che i testi del classicismo occidentale sono i  libri sui quali apprendere le regole di vita (esteriore ed interiore) e rappresentano il nostro patrimonio culturale.

Alla fin fine, sono stati scritti per noi. Perché cercare la saggezza altrove?

Magari in qualche filosofia orientale?

Essi rappresentano le basi del nostro pensiero e della nostra morale, oltre ad essere delle vere e proprie miniere di piccoli grandi consigli su come migliorare la nostra vita e noi stessi.

In questo mese, attraverso questi articoli, cercherò di darti alcuni spunti di riflessione che ti chiedo di portare sotto l’ombrellone al mare o dentro lo zaino in montagna, magari assieme a un buon libro di qualche famoso saggista classico.

Perché se non cambi paradigma e inizi a pensare (e soprattutto ad agire) in maniera diversa, la decadenza dei tempi sommergerà anche te.

La forza, il successo e la realizzazione personale non sono il frutto di ricette della nonna preconfezionate e pronte all’uso, ma il risultato di un atto introspettivo fatto con costanza e con tanta curiosità.

 

Se un tempo bastava il diploma appeso al muro, ora serve la sostanza dell’essere.

Sei pronto a intraprendere il Viaggio verso il miglioramento di te stesso?

 

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VUOI COMUNICARE? CHIUDI LA BOCCA!

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Come avere una comunicazione d’impatto attraverso il silenzio

 

“Qual è la cosa di cui hanno più bisogno gli esseri umani?
Il desiderio sconfinato di essere ascoltati gli altri?
Eugenio Borgna, psichiatra

 

Se mi segui da un po’ di tempo, sai come io insista sul fatto che al giorno d’oggi, nella post-modernità, ambito professionale e ambito personale non sono più scindibili.

Che tu sia un imprenditore o un manager, se vuoi fare la differenza nel tuo business devi svegliarti: la risorsa più grande sono i tuoi uomini e i tuoi clienti, ovvero LE PERSONE!

Finché questo concetto non ti entra nella carne e diventa un tuo credo forte e chiaro, sei destinato a restare nella mediocrità. Magari non affondi, ma sicuramente non decolli!

Nella fase 2.0 della tua attività imprenditoriale (sì perché se non te ne sei reso conto siamo entrati di forza in questa fase) devi curare in maniera maniacale il rapporto che hai con i tuoi collaboratori (in primis) e con i tuoi clienti.

 

Ma come posso migliorare i miei rapporti interpersonali?”, ti starai chiedendo.

Ovviamente ci sono vari aspetti da cogliere e da curare, ma uno in particolare può fare la differenza già da subito: la COMUNICAZIONE!

 

Ti sei mai fermato a studiare la tua comunicazione?

 

È efficace? È persuasiva? Rispetta la natura profonda di chi hai davanti? È istintiva e non mediata? È frutto di una strategia priva di cuore? (e con questo termine intendo una profondità di concetti che non possono essere spiegati in due parole… approfondiremo!).

Queste sono solo alcune delle domande che dovresti porti in merito al tuo modo di comunicare.

Ma scommetto che, preso come sei dai mille impegni e dalla frenesia della vita, manco ti accorgi delle dinamiche interne ed esterne che fanno parte della tua vita.

Sbagliato!

Se finora hai messo il pilota automatico, d’ora in poi dovrai essere tu l’autista della tua macchina. Non l’ho deciso io, semplicemente lo chiedono i tempi!

Vediamo allora (tanto per iniziare) quali requisiti fondamentali deve avere la tua comunicazione per produrre dei risultati concreti su chi hai di fronte (e questo si traduce ovviamente in un aumento del tuo fatturato).

 

  • Innanzitutto la tua comunicazione deve essere fatta soprattutto di SILENZIO. Ti sembrerà assurdo ma è proprio così. Siamo abituati a bombardare le persone con troppe parole, a volte inutili. Abbiamo tutti un gran bisogno di parlare. Tanto che chi sta zitto e ascolta viene subito notato. E questo ci introduce direttamente al secondo punto.

 

  • La tua comunicazione deve nutrirsi di ASCOLTO e di OSSERVAZIONE. Sicuramente sai che il 55% della comunicazione tra esseri umani è fatta dalla parte non verbale, ossia quello che comunichi senza parlare. Allora se lo sai, perché parli invece di ascoltare e di osservare? Nell’atto di quello che viene definito l’ ASCOLTO ATTIVO, tu attingi a un sacco di informazioni sulla persona che hai di fronte. Questo ti permette di individuale quelle “porte” attraverso cui “entrare” per creare sintonia con l’altro.

 

  • Quando apri la bocca, assicurati che sia per fare una domanda. “Chi domanda comanda”, si suol dire. Facendo domande al tuo interlocutore ottieni due effetti positivi: primo, ti procuri un sacco di informazioni utili, secondo, crei una sorta di “credito” nei tuoi confronti in quanto l’altro si sentirà in dovere verso di te che l’hai così pazientemente ascoltato (questa è una chicca; prova, vedrai come funziona!).

 

  • Lavora sul tuo ego e sul tuo bisogno di avere sempre ragione. Discussione vinta, comunicazione persa! Chiediti sempre: qual è l’obiettivo che mi pongo con questa comunicazione? Non penso sia quello di avere ragione a tutti i costi (anche se ce l’hai), ma quello di ottenere un risultato per te positivo (che sia la chiusura di un contratto o l’essere ascoltato da un tuo collaboratore).

 

  • Infine (ma questo in realtà è solo l’inizio) per comunicare in maniera davvero efficace devi conoscere chi hai di fronte. Ognuno funziona secondo schemi comportamentali ben precisi, ognuno ha i suoi talenti e le sue lezioni da imparare. Se tu non sai rispettare la natura profonda di chi si trova in una relazione con te (che sia professionale o personale), la tua comunicazione sarà sempre frutto di un tuo personale punto di vista e risulterà quindi priva di risultati.

Esiste un codice che ha la pretesa di spiegare i diversi comportamenti che quotidianamente le persone adottano.

Se non ti impegni a conoscere i meccanismi dell’animo umano, difficilmente padroneggerai la comunicazione, sia interna con te stesso, che esterna con gli altri.

Dunque, tu che dormi, svegliati prima che sia troppo tardi.

La tua vita e il tuo successo (anche e soprattutto quello personale) dipendono da te e da quello che riesci a fare con il materiale umano che hai a disposizione!

 

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A PROPOSITO DI PRETESA…

A PROPOSITO DI PRETESA…

Come utilizzare il carisma per migliorare le performance dei tuoi collaboratori

 

“Se non sai correggerti, come puoi pretendere di correggere gli altri?

Proverbio

 

Ho la fortuna di avere un grande amico tra i miei clienti.

Al di là del piacere in sé, questa cosa mi è assai utile nel mio lavoro, perché mi permette di avere scambi profondi con un Manager, ossia con il mio cliente tipo.

L’altro giorno si parlava di pretesa, un argomento leggerino da affrontare così di prima mattina!

Eppure, dopo un caffè, tutto è sembrato chiaro e lineare!

Quello che è emerso dalla nostra interessante chiacchierata è che uno dei compiti più difficili del Manager è quello di saper ispirare i suoi collaboratori in modo che la pretesa di risultati (o la pretesa di un certo tipo di atteggiamento) sia solo la logica conseguenza di un percorso di miglioramento che Manager e collaboratore fanno insieme.

Mi spiego meglio.

Pretendere dai tuoi collaboratori è giusto, e in un certo senso lo DEVI fare. Altrimenti che stai a fare in quel ruolo?

Ma vedi, un conto è pretendere in maniera brutale usando la tua autorità (che è un concetto molto diverso da autorevolezza), un altro è pretendere dai tuoi collaboratori quanto hai già preteso da te stesso.

Sembra una differenza insignificante, ma credimi, per i tuoi collaboratori non lo è affatto.

Vediamo allora come deve essere una PRETESA efficace.

 

  • Innanzitutto la pretesa deve essere insegnata con l’esempio: un vero leader pretende dai suoi collaboratori ciò che egli continua a pretendere da se stesso.

 

  • Deve essere comunicata in maniera chiara, ma mai con un tono impositivo. Ogni collaboratore ha un suo codice comunicativo ben preciso (che cambia a seconda del “software” che lo governa, ossia della personalità che lo caratterizza) e per ottenere risultati proficui questo codice deve essere rispettato.

 

  • Deve essere percepita come realizzabile: mai chiedere a un tuo collaboratore qualcosa che non sarà in grado di fare, lo demotiveresti. Anche in questo caso devi conoscere esattamente quali sono i suoi punti di forza e quali sono le sue aree di miglioramento. In altre parole: devi sapere cosa il suo “software” gli permette o meno di fare.

 

  • Deve essere temporizzata. Se pretendi un’azione (o un nuovo atteggiamento) da un tuo collaboratore, devi aiutarlo a trasformare la pretesa in un obiettivo a medio o a lungo termine. Il tuo collaboratore è continuamente bombardato da mille informazioni e si perde tra le pieghe della vita (come tutti gli esseri umani al giorno d’oggi del resto). Tuo il compito di guidare professionalmente il tuo collaboratore verso il suo miglioramento interiore ed esteriore.

 

  • Infine, deve essere valorizzata. Non sottovalutare lo sforzo che richiedi al tuo collaboratore. Al contrario, evidenzia e riconosci la difficoltà che gli stai chiedendo di affrontare e, soprattutto, gratificalo quando ha raggiunto il suo obiettivo.

 

Messa così quella che prima sembrava una PRETESA fredda e insensibile, esercitata con la forza, ora si è trasformata in un percorso di miglioramento nel quale tu guidi il tuo collaboratore a migliorare se stesso e i suoi risultati.

E la cosa bella è che facendo questo, tu sei costantemente obbligato a migliorare te stesso.

Come continuo a ribadire, questi sono anni particolari, in cui c’è bisogno di un cambio di paradigma anche nel mondo imprenditoriale.

I tempi post moderni urlano AUTENTICITÀ: la leadership non può più essere esercitata attraverso un diploma appeso al muro, ma dev’essere continuamente trasmessa ai collaboratori attraverso l’esempio.

In altre parole, non puoi più fingere autorevolezza o carisma, devi possedere queste qualità con tutto il tuo essere!

Al giorno d’oggi quello che farà la differenza in merito a numeri e a fatturato sarà proprio la tua abilità di possedere o meno quelle competenze trasversali di cui si parla tanto.

E la competenza trasversale che non potrai non padroneggiare è l’abilità a comunicare in maniera davvero efficace, il che equivale a dire che devi possedere la capacità di ispirare i tuoi collaboratori con il tuo “essere” più che con il tuo “fare”.

Perché se è vero che la comunicazione non verbale pesa per un 55%, i tuoi pensieri e i tuoi credo diventano la parte predominante della comunicazione: diventane consapevole!

 

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TECNOLOGIA O RAPPORTI UMANI?

TECNOLOGIA O RAPPORTI UMANI?

La simbiosi che produce fatturato

 

“Le risorse umane sono come le risorse naturali:

sono sepolte in profondità e bisogna fare un gran lavoro

per farle venire in superficie, dopodiché vi renderanno ricchi.

Sir Ken Robinson, educatore e conferenziere

 

Probabilmente sei nato in un’epoca in cui le cose erano molto diverse rispetto a ora, proprio come me.

E non solo in ambito personale, ma anche in quello professionale.

Ora hai a disposizione un sacco di strumenti in più rispetto al passato per gestire i tuoi uomini e i tuoi affari, e questo è fuori discussione.

La tecnologia ha portato una vera e propria rivoluzione nella tua vita: dall’utilizzo dei Social a quello della e-mail niente più è come prima.

Ma se da un lato l’enorme e velocissimo sviluppo ha ridotto i tempi, facilitato il lavoro e aperto a molte nuove possibilità, dall’altro devi ammettere che il prezzo da pagare è piuttosto caro.

Viviamo tutti immersi, sommersi da una tecnologia il cui utilizzo rischia di sfuggirci di mano.

Quand’è stata l’ultima volta che al ristorante hai visto persone felici conversare e ridere in un’atmosfera giocosa e conviviale?

Ricordi di altre vite, sembra!

Questo sterile modo di condurre la vita rischia di contagiare il mondo dell’impresa e il modo con cui gli esseri umani si relazionano commercialmente (in realtà lo ha già fatto).

E non c’è niente di più triste e grigio di un mondo privo di scambi e di relazioni umane.

Sfido chiunque a dimostrarmi il contrario.

C’è chi sostiene che il nuovo modo di fare Business on line sia veloce ed efficiente: video call, riunioni, formazione, vendita….tutto in modalità remota, dietro uno schermo e con le lancette dell’orologio che scandiscono gli scambi.

Ma permettimi una domanda.

 

Tu ritieni che la velocità sia l’unico parametro attraverso il quale valutare la tua efficienza in ambito professionale?

 

Esattamente come viene impiegato il tempo risparmiato? Viene usato per creare altra fretta?

Viviamo strani giorni, in cui mi sembra che l’uomo stia perdendo la bussola di se stesso.

Tutta questa leggerezza nell’affrontare tematiche importanti (come quella dell’aspetto relazionale dell’essere umano) si ritorcerà contro un giorno all’improvviso.

L’uomo è fatto sì di corpo e di pensieri, ma è fatto anche di emozioni e di bisogni biologici primari, tra quali c’è il contatto con i suoi simili.

Se pensi che la tua azienda o il tuo team di collaboratori siano solo “pezzi” indispensabili del tuo Business, sbagli di grosso.

Essi rappresentano quel potenziale umano che ti permetterà di diventare ricco, a condizione che tu riesca a muovere i passi giusti in questo delicato passaggio epocale.

Ci sono Aziende che stanno rincorrendo la tecnologia, come si fa con un miraggio nel deserto, pensando che essa risolverà tutti i loro problemi esistenti e le renderà Aziende vincenti.

E poi ci sono Aziende (quelle lungimiranti) che vanno controcorrente e che puntano sul contatto e sull’aspetto umano del loro Business.

Perché i falsi miti che per anni hanno affascinato Imprenditori e Manager di tutto il mondo stanno per crollare sotto il peso della cruda verità.

Chi ha compreso l’importanza di saper coniugare saggiamente la tecnologia con i rapporti umani vedrà l’alba di una nuova era fatta di prosperità e di successo.

Tutti gli altri saranno destinati a rincorrere continuamente false chimere.

Il tempo renderà giustizia a chi, con coraggio, saprà nuotare controcorrente.

E tu?

Che tipo di Professionista vuoi essere?

 

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Chiara Pierobon - Il Metodo R
Chiara Pierobon

Amo pensarmi come una scultrice mentale.

Con lo scalpello della consapevolezza, lavoro sugli strati di condizionamenti e di maschere per far affiorare la bellezza nascosta delle persone.

Formo e affianco i Manager illuminati nella creazione dei talenti umani all’interno del loro team di lavoro.

chiara.pierobon@ilmetodor.it

www.ilmetodor.it

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