“Conosci tutte le teorie, domina tutte le tecniche, ma per toccare un’altra anima umana, devi essere un’altra anima umana”

Carl Gustav Jung

 

 

In un primo momento era impacciata e ingessata. Voleva fare bella figura, si vedeva. Era abituata a colloqui di selezione formali, in cui uno fa domande scontate e l’altro replica con risposte scontate.

Nel 2022 siamo messi così nella selezione del personale. 

Dopo i primi tre minuti, la situazione si è sciolta e finalmente siamo riuscite ad avere un colloquio sano e intrigante tra esseri umani intelligenti.

È stato bello.

Alla fine mi ha detto: “mi è piaciuto molto parlare con te, mi aspettavo una cosa diversa, sai i soliti colloqui di selezione”.

Circondarsi di collaboratori in gamba non è mai stato facile.

Capita spesso di avere in squadra delle persone non in linea con la nostra visione, persone problematiche o più semplicemente persone che non sono tagliate per quel determinato ruolo.

Nel momento di selezione, al di là del curriculum e delle parole di forma, c’è un essere umano che ha un mondo interiore inesplorato.

Come possiamo pensare di scegliere la persona giusta per il ruolo giusto se non sappiamo niente di lei?

 

Insoddisfatti e non rimborsati

 

La stessa insoddisfazione che proviamo noi quando un collaboratore si rivela diverso da come avevamo sperato, la prova anche lui.

Come dico sempre, la vita è troppo breve per fare un lavoro che non ci permette di esprimere noi stessi.

Qual è il punto?

Nel mondo del lavoro spesso manca una vera comprensione della persona che abbiamo davanti anzi, a dirla tutta, manca la voglia e l’interesse di capire chi abbiamo davanti.

Ognuno pensa ai fatti suoi e, al momento di selezionare un collaboratore, si pensa al fatturato che questo permetterà di fare.

Ma l’essere umano, fino a prova contraria, non è un robot, non ancora per lo meno. Il fatturato è sempre una conseguenza di un fattore umano.

 

Professione: essere umano

 

Ognuno nasce con delle caratteristiche ben precise, con dei talenti e con dei punti deboli. E ognuno nasce con una propensione professionale marcata.

Non siamo abituati a sondare il mondo interiore di una persona con reale interesse (soprattutto nel mondo professionale), di solito ci fermiamo al curriculum o al massimo alla “buona impressione” della prima volta. Ma non funziona così.

Di fronte a noi c’è  un essere umano che, più o meno consapevolmente, attraverso il lavoro cerca di esprimere se stesso. Non un automa da fatturato.

I test attitudinali servono, ma solo fino a un certo punto. Dopo dobbiamo metterci del nostro, dobbiamo sporcarci le mani nella relazione vera tra esseri umani.

I test sono soluzioni preconfezionate, proprio come le merendine degli spot pubblicitari: promettono genuinità, ma alla fine si rivelano delle vere delusioni.

Perché non funzionano?

Perché il candidato tende a mentire senza saperlo. Ma non a noi, a se stesso.

La psiche umana è dotata di ammortizzatori: se una caratteristica personale è considerata un difetto inaccettabile (perché la società l’ha bollata come tale), viene letteralmente rimossa dalla coscienza.

A questo aggiungiamo il fatto di voler apparire più di quanto si è (tipicamente umano) e il risultato del test è pronto!

Quello che possiamo fare invece è molto più interessante. 

Ci sono due possibili soluzioni.

La prima: ci facciamo affiancare da un professionista esperto che sappia velocemente “leggere” nel profondo la persona che le sta di fronte (questa è un’arte).

La seconda: ci formiamo attraverso percorsi specifici per imparare a capire le persone.

Se non impariamo a considerare come prioritario il fattore umano, continueremo a vivere come automi inconsapevoli, adorando il dio fatturato. E un giorno potremmo avere qualche brutta sorpresa.

Non dimentichiamoci che il business, come la vita, è soprattutto relazione. 

 

Semper Ab Intra Age

 

 

 

 

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Chiara Pierobon

Amo pensarmi come una scultrice mentale.
Con lo scalpello della consapevolezza, lavoro sugli strati di condizionamenti e di maschere per far affiorare la bellezza nascosta delle persone.
Mi occupo di FormAzione Umanistica e progetto Percorsi di Consapevolezza per Professionisti illuminati.

chiara.pierobon@ilmetodor.it
www.ilmetodor.it

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