“Fare agevolmente ciò che riesce difficile agli altri, ecco il talento”

Henri Frédéric Amiel

 

 

 

“Scopri i tuoi talenti”. 

Così era scritto sulla locandina di un corso a cui non partecipai.

Si fa presto a dire talento. Come se fosse facile passare dalle parole ai fatti.

Invece è difficile capire in concreto cos’è un talento e come possiamo metterlo in pratica nella nostra professione. 

Nei miei interventi formativi mi capita spesso di vedere professionisti che non hanno la più pallida idea di quali siano i rispettivi talenti dei loro collaboratori. 

Forse siamo abituati all’idea che i talenti siano i risultati, ma non è così.

Anzi, spesso i risultati non arrivano perché il talento non viene messo a frutto. Ci hai mai fatto caso?

 

Sul talento

 

Che cos’è un talento?

Un talento è qualcosa che riesce in maniera eccellente con uno sforzo minimo. 

Non sto parlando del talento che nasce dopo tanto allenamento (questo è il perfezionamento di un talento innato), ma di quel talento che sgorga spontaneo e grezzo dall’opera di un principiante.

Mi chiedo allora: perché spesso ci ostiniamo a chiedere agli altri ciò che per loro risulta difficile?

Nell’approccio al lavoro (e alla vita in genere) dobbiamo andare più in profondità. Basta un piccolo sforzo.

Il talento corrisponde alla missione di ciascuno, ciò per cui il vivere ogni giorno, il lavorare e il farsi il mazzo acquistano un significato.

Non siamo su questo pianeta semplicemente per respirare, mangiare, sopravvivere, riprodursi, fatturare e inquinare. Sarebbe una mancanza di logica della vita stessa: la vita vuole crescita e sviluppo.

Penso invece che noi tutti siamo qui per evolvere e per rendere questo pianeta un luogo migliore, giorno dopo giorno. Nella corsa al progresso tecnologico e al fatturato, ce lo siamo forse dimenticati?

Nella missione individuale c’è la risposta ai nostri quesiti esistenziali.

Giusto per essere chiari, la missione non deve essere per forza salvare il mondo o debellare la povertà. Una missione può essere anche guidare degli uomini e farlo in maniera eccellente.

La missione è il talento portato in pratica.

 

Scoprire il talento

 

Anche tu, come essere umano, possiedi una missione che corrisponde a un talento ben preciso. Lo stesso vale per i tuoi collaboratori.

Ti sei mai adoperato a capire quale sia?

Non puoi chiedere a un excel di scrivere una poesia, come non puoi chiedere a un tuo collaboratore razionale di essere un asso dell’empatia (di questo ho già parlato a suo tempo).

Per ottenere risultati rilevanti dai tuoi collaboratori devi sapere cosa essi sono in grado di fare e cosa no. E soprattutto devi capire cosa essi sono in grado di fare IN MANIERA ECCELLENTE. 

Qui giace l’oro.

Non è facile comprendere in profondità qualcun altro.

Per questo ho ideato un metodo di lavoro ben preciso, il Metodo R. Ma questo è un altro discorso.

Sta di fatto che fare il professionista è tutt’altro che semplice al giorno d’oggi.

La sfida per te non è riconoscere e onorare solo il tuo talento, ma riuscire a farlo anche con i tuoi collaboratori: quali sono i loro talenti e qual è la loro missione?

Guidare degli esseri umani alla relazione di se stessi è forse una delle imprese più difficili, ma più appaganti al tempo stesso.

Dacci dentro.

 

Semper Ab Intra Age

 

P.S. Se sei interessato a scoprire il tuo talento, contattami

 

Vuoi scaricare la Guida in PDF?

Trovi validi suggerimenti per affrontare al meglio questo imminente cambiamento epocale.

Chiara Pierobon

Amo pensarmi come una scultrice mentale.
Con lo scalpello della consapevolezza, lavoro sugli strati di condizionamenti e di maschere per far affiorare la bellezza nascosta delle persone.
Mi occupo di FormAzione e progetto percorsi di Allenamento Mentale per Professionisti illuminati.

chiara.pierobon@ilmetodor.it
www.ilmetodor.it

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