È una persona che prova stati interiori per i quali non sembra affatto esserci speranza. Il soggetto è in uno stato di incoscienza e soffre di attacchi di panico. L’ordine e il contatto consapevole con il reale si trasformano bruscamente in un caos psichico. L’inconscio prevale sul raziocinio e sulla Presenza”.  

 

 

 

Saltava sulla sedia ogni volta che sentiva un rumore, anche lieve.

Una volta gli domandai cosa la spaventasse tanto e lei mi rispose che non lo sapeva. Viveva in uno stato di allerta costante, così, senza un motivo apparente.

Questo la obbligava a un dispendio di energie enorme. Raramente usciva, aveva paura che all’improvviso, senza preavviso, arrivasse lui con la sua solita devastante intensità. Quando l’attacco di panico si manifesta, lo fa e basta, non si chiede dove tu sia o cosa tu stia facendo. Tutto ciò la limitava tantissimo.

Persone così non ce ne sono molte. Questo tipo di personalità si manifesta infatti come tratto secondario, anche se i suoi effetti sono comunque rilevanti e invadenti.

 

 

Il Fragile Terrorizzato

 

Non ho mai sofferto di attacchi di panico, ma conosco chi ha provato e chi prova tuttora questi stati momentanei (ma infiniti) di terrore paralizzante. 

In tanti hanno affrontato la questione, attraverso libri o conferenze. Eppure una risposta chiara e precisa ancora non c’è: da dove arriva questo stato di incoscienza vigile?

Anch’io mi sono interrogata molto sul tema. Qualche risposta (non convenzionale) me la sono data.

Chi è il Fragile Terrorizzato? Come funziona la sua personalità? Cosa deve imparare?

È un tipo delicato e vulnerabile, con un sistema nervoso piuttosto fragile (ecco come nascono i suoi sussulti sulla sedia). Petardi, scoppi improvvisi, movimenti rapidi o rumori insoliti provocano in lui reazioni spropositate. 

Si trova in un sottile stato di allerta costante.

La cosa strana è che questo tipo di personalità esprime un’energia forte e stabile, ma che si capovolge bruscamente nel suo opposto, senza una ragione chiara e definita. L’ordine e il contatto consapevole con il reale si trasformano bruscamente in un caos psichico. Come se l’inconscio, così all’improvviso, invadesse tutto lo spazio occupato prima anche dal conscio. Black out totale di Presenza. La persona soccombe completamente alla tensioni fino a perdere la lucidità.

Evidentemente si tratta di uno stato limite, in cui non c’è la minima capacità di reazione. 

Da dove origina questo stato? Cosa si può fare?

 

La Presenza come via di fuga

 

I misteri della mente sono tanti e dal mio punto di vista non possono essere spiegati esclusivamente attraverso la ragione umana. C’è qualcosa che sfugge a una comprensione ordinaria, e per comprendere certi fenomeni occorre appunto una spiegazione stra-ordinaria. Ti lascerò con questo viaggio affascinante da fare, se sei abbastanza curioso e affamato di conoscenza.

Tutto questo pippone per dirti che “da dove origina questo stato” non è argomento di questo scritto. Se vuoi approfondire indaga o scrivimi in privato rispondendo a questa mail.

Cosa si può fare” invece lo analizziamo insieme.

È evidente che il Fragile Terrorizzato ha una lezione da imparare piuttosto difficile.

Una mia studentessa soffriva di questo disturbo, insomma, doveva imparare questa lezione.

Durante una sessione dell’Accademia ha condiviso con tutti la sua esperienza. È stato un momento prezioso per tutto il gruppo. Ci ha raccontato di come sia riuscita a uscire indenne dal tunnel del panico. Ci è voluta una buona dose di Presenza e di Coraggio uniti insieme. 

Era in birreria con amici, quando l’attacco di panico iniziò a presentarsi. Diversamente dal solito (quando le succedeva se ne scappava via velocemente), decise di rimanere, spettatrice e protagonista della lunga agonia. Rimase lì, in Presenza ad osservare quello che le accadeva. Dopo 10 lunghissimi minuti si ritrovò dall’altra parte, perfettamente integra: aveva attraversato il tunnel del terrore e ne era uscita. Nessuno si era accorto del suo calvario. Da quel giorno non ebbe più attacchi di panico.

Non è facile fare quello che ha fatto lei, ma è l’unica via di uscita: passare attraverso in Presenza. Ecco perché farmaci o tecniche per evitare l’attacco di panico non funzionano.

La lezione deve venire appresa, e per farlo bisogna sviluppare la virtù necessaria. In questo caso il CORAGGIO.

Alice (così si chiamava) quel giorno per me è diventata un’eroina e un esempio da seguire.

Qualsiasi sia la nostra sfida, l’unica via di uscita è ATTRAVERSO.

 

“Chi guarda fuori sogna, chi guarda dentro si sveglia”

 

 

 

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Trovi validi suggerimenti per affrontare al meglio questo imminente cambiamento epocale.

Chiara Pierobon

Amo pensarmi come una scultrice mentale.
Con lo scalpello della consapevolezza, lavoro sugli strati di condizionamenti e di maschere per far affiorare la bellezza nascosta delle persone.
Mi occupo di FormAzione e progetto percorsi di Allenamento Mentale per Professionisti illuminati.

chiara.pierobon@ilmetodor.it
www.ilmetodor.it

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