“Tra stimolo e reazione c’è uno spazio. In quello spazio ciecherei il potere di decidere la nostra risposta. Nella risposta giacciono la nostra crescita e la nostra LIBERTÀ”

Viktor Frankl

 

 

Mi è sempre piaciuto studiare la testa delle persone. Lo facevo fin da piccola, senza nessuno strumento a mia disposizione, solo con quella curiosità che aveva il potere di penetrare il mistero più fitto.

Negli anni ho continuato ad approfondire e mi sono data alcune risposte. Altre sono ancora in attesa. Questa è la vita di noi ricercatori.

Come funziona l’essere umano? 

Domanda a cui è difficile dare una risposta definitiva. Mi sono tuttavia divertita in questi 18 anni a studiare e a sperimentare. Ecco quello che ne è venuto fuori. Almeno una parte: quella che descrive la meccanicità dell’essere umano.

 

La differenza tra AZIONE e RE-AZIONE

 

Pensiamo di essere liberi di scegliere, ma non è sempre così. Molto spesso reagiamo a input esterni o a meccanismi interni.

Ognuno di noi è dotato di un programma biologico di sopravvivenza che lo fa re-agire di fronte a un pericolo di morte (o di presunta morte).

Il programma di sopravvivenza (uso il termine “programma” per farti capire che si tratta di qualcosa che ci fa funzionare proprio come un software) è così forte da mandare in tilt completamente l’aspetto razionale.

Ed è giusto che sia così quando ti trovi davanti a un pericolo reale e concreto.

Ti faccio un esempio.

Sei alla guida e, improvvisamente, un ciclista ti taglia la strada noncurante che tu stai arrivando da dietro.

Che fai? Ti metti a pensare sul da farsi, ipotizzi due o tre soluzioni e poi scegli di conseguenza?

Certo che no!

Re-agisci inchiodando la macchina subito.

Questo istinto ti salva la vita, a te e all’incauto ciclista.

Tuttavia questo “programma” si attiva autonomamente anche quando non dovrebbe attivarsi o quando tu non lo vorresti.

Può succedere di fronte a qualcosa che ti spaventa (è la prima normale reazione), ma poi si dovrebbe instaurare una sorta di centratura che ti fa riprendere il timone della barca.

Le stesse paure del mondo là fuori, sono presenti anche dentro di noi.

Ognuno ha le sue ferite e i suoi meccanismi di difesa. 

Quante volte re-agiamo a qualcosa che ci viene detto e perdiamo il controllo totale delle nostre emozioni?

Prassi quotidiana.

“Tra stimolo e reazione c’è uno spazio. In quello spazio c’è il potere di decidere la nostra risposta. Nella nostra risposta giacciono la nostra crescita e la nostra LIBERTÀ”

Ecco, lavorare su quella risposta a uno stimolo (interno o esterno che sia) è la cosa più importante che tu possa fare nella vita.

Lo scopo è quello di raggiungere uno stato di centratura tale da essere in grado di trasformare qualsiasi re-azione in un’azione scelta e voluta.

Più lavori interiormente e più divieni libero. Non da qualcuno là fuori, ma dai tuoi meccanismi là dentro.

Allenare il loro corpo non basta. Bisogna allenare anche la mente.

Buon lavoro.

 

Semper Ab Intra Age

 

P.S. Scegliere la libertà di azione vuol dire non sottostare alla schiavitù della re-azione. Messa così la questione è piuttosto chiara.

 

 

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Trovi validi suggerimenti per affrontare al meglio questo imminente cambiamento epocale.

Chiara Pierobon

Amo pensarmi come una scultrice mentale.
Con lo scalpello della consapevolezza, lavoro sugli strati di condizionamenti e di maschere per far affiorare la bellezza nascosta delle persone.
Mi occupo di FormAzione e progetto percorsi di Allenamento Mentale per Professionisti illuminati.

chiara.pierobon@ilmetodor.it
www.ilmetodor.it

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