Il lavoro e la quarta rivoluzione umanistica

 

“Non importa quanti soldi facciamo, non importa quanto potere accumuliamo, non importa quante promozioni ci vengono date, nessuno di noi sarà mai dichiarato vincitore della vita.”
Simon Sinek

 

 

Siamo in un momento di grande cambiamento, solo uno stolto non se ne accorge.

C’è chi si lamenta e impreca contro i presunti responsabili, c’è chi va giù di testa e chi rimane pietrificato.

E poi c’è chi comprende l’ineluttabilità della vita, rimane calmo e analizza quello che sta succedendo, con lo scopo di comprenderne il senso per poi agire di conseguenza.

Che la crisi non sia solo economica o finanziaria è ormai evidente. Le persone sono confuse e fuori controllo, come mi confermano molti professionisti con cui collaboro ogni santo giorno.

L’uomo ha perso se stesso insieme al senso della sua vita. Con la furia di guardare fuori, si è dimenticato di guardare dentro.

Bene, questa “crisi” può essere un’ottima opportunità per iniziare nuovamente a farlo.

Partiamo dalle basi.

Lavoriamo 8 ore al giorno (resto bassa, ma io e te sappiamo che le cose sono molto diverse).

Possiamo pensare di passare un terzo della nostra vita a produrre fatturato senza tener conto dello sviluppo e dell’espressione delle nostre qualità?

Andare giù di testa è il minimo se mi permetti, significa essere sani di mente (sembra un paradosso, ma non lo è).

Insieme a tanti altri settori, anche quello del lavoro va ribaltato come un calzino. E io sono qui per farlo.

La vita è troppo breve per non investire sulla realizzazione dei propri talenti.

I numeri a tanti zero hanno sempre affascinato, ma spesso si sono rivelati degli specchietti per le allodole. Tutti noi abbiamo un appuntamento con il destino, e quando ci arriveremo meglio essere pronti, non ricchi.

O meglio, essere ricchi dentro, non solo fuori.

 

Il fatturato come conseguenza

 

Il fatturato d’ora in poi dovrà essere la logica conseguenza della felicità che metti in ciò che fai. Questo vale per te e vale per i tuoi collaboratori.

Sei pronto a mettere in discussione le tue credenze e il tuo operato? Perché di questo stiamo parlando nel 2021.

Se il mondo là fuori è così confuso e alienato un motivo c’è. Non c’entra la classe politica o il cattivo di turno.

Dai saggi di ogni epoca ho imparato a guardare dentro, non fuori. Così era per gli Alchimisti, per gli antichi romani, per gli orientali e per i grandi studiosi della mente del ventesimo secolo.

Vuoi cambiare il mondo? Inizia a cambiare te stesso.

C’è estremo bisogno di umanità, di spiritualità, di filosofia, di bellezza e di poesia, non solo di numeri. Così nella vita come nel lavoro.

Tuo il compito, come manager illuminato, di farti portatore del cambiamento.

I tuoi collaboratori sono statue da scolpire, talenti da far sbocciare, persone da far crescere. Ma in primis sono individui da comprendere nel profondo.

E non preoccuparti dei numeri. Arriveranno come logica conseguenza.

 

Semper ab Intra Age

 

P.S. Una squadra di lavoro è come una squadra di calcio: i goal arrivano quando l’allenatore è in grado di tirare fuori il meglio da ogni giocatore. E non c’entrano solo i muscoli, ma anche e soprattutto la testa. Sempre. Stefano Pioli docet.

Chiara Pierobon

Amo pensarmi come una scultrice mentale.
Con lo scalpello della consapevolezza, lavoro sugli strati di condizionamenti e di maschere per far affiorare la bellezza nascosta delle persone.
Formo e affianco Manager e Professionisti nella creazione dei talenti umani all’interno della loro squadra di lavoro.

chiara.pierobon@ilmetodor.it
www.ilmetodor.it

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