No…è auspicabile!

 

“Mentre il trauma può essere l’inferno della terra,
il trauma risolto è un dono degli Dei,
un viaggio eroico che appartiene ad ognuno di noi
.”
Khalil Gibran

 

Sono tornata da poco da Catania.

Città bellissima, ha letteralmente rapito il mio cuore.

Camminando tra le sue vie, respirando la storia che trasuda da ogni mattone, riuscivo a sentire il profumo della vita.

Una sensazione carica di forza.

La principale meraviglia di Catania è il fatto che essa esista ancora.

Nessun’altra città è stata distrutta e ricostruita nove volte, e sempre nello stesso posto di prima. Sempre più bella.

In una delle porte principali della città, porta Garibaldi, si erge il vero simbolo della città che non è tanto l’elefante (come molti credono), ma la Fenice, l’uccello mitologico che rinasceva ogni volta dalle sue ceneri più splendente di prima.

La Fenice, scolpita sotto l’arco settecentesco, è accompagnata da una scritta latina, la quale con palese orgoglio dichiara: “Melior de Cinere Surgo” (risorgo sempre più bella dalle mie ceneri).

Perché ti racconto questo?

Non certo per parlarti di me e di quello che amo fare quando non scrivo, ma perché la storia di questa città mi ha coinvolto in una riflessione profonda che riguarda anche te.

Il mito dell’Araba Fenice non è una semplice storiella inventata per far addormentare i piccini o per nutrire la fantasia degli ingenui.

È la metafora della vita: è dalla fragilità che scaturisce la vera forza, è dal fallimento che nasce il successo, è dalla distruzione che nasce la creazione.

Anche tu avrai affrontato difficoltà, avrai fallito (anche solo in senso metaforico) almeno una volta nella vita, ti sarai sentito sprofondare nel fango dei pensieri negativi e avrai pensato di non farcela.

Avrai toccato più o meno il fondo, e a volte invece di risalire, avrai iniziato a scavare.

E probabilmente tutto questo ti capita ancora, o ti capiterà di nuovo.

Sono i fisiologici cicli della vita, è la legge dell’ottava in azione.

È normale. È la vita. È la crescita.

Vedi c’è una cosa che accomuna te e tutti noi, indipendentemente dalla professione, dal ruolo sociale o dalla posizione economica posseduta: il fatto che come essere umani siamo tutti governati dalla stessa logica della vita e delle emozioni umane.

Ecco, in quei momenti di buio interiore vorrei che tu ti immaginassi Fenice.

Permettiti di soffrire: aumenterà la tua resistenza.

Permettiti di sentire: aumenterà la tua sensibilità.

Permettiti di dubitare: aumenterà la tua fiducia.

Permettiti di crollare: aumenterà la tua resilienza.

Permettiti di percepirti una nullità: aumenterà la tua umiltà.

Permettiti di sentirti solo: aumenterà la tua indipendenza.

Permettiti di mostrarti fragile: aumenterà la tua forza.

Ma soprattutto permettiti di morire: a volte andare in frantumi è il modo migliore per rinascere più splendente di prima.

 

Semper ab Intra Age

 

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