Chi afferma il contrario non conosce la biologia

 

“Il denaro è un ottimo servo e un pessimo padrone.”
(Anonimo)

 

Cosa c’entrano i soldi con la crescita e con lo sviluppo personale?

I soldi c’entrano SEMPRE.

Sono la base di ogni nostra relazione umana.

Lavoriamo per soldi, creiamo contatti per soldi, apriamo nuovi business per soldi, a volte addirittura ci sposiamo per soldi.

Ma parlare (o scrivere) di soldi non è mai semplice: sembra essere una questione intoccabile.

Proprio per questo, ho deciso di dedicare spazio nel mio blog al tema del denaro, così da sfatare una volta per tutte questa malsana abitudine del “politically correct” che sta rendendo l’uomo medio incapace di esprimere un’opinione basata su presupposti oggettivi e ragionati.

Ho la fortuna di collaborare con un gruppo di Consulenti Finanziari.

In effetti, non avevo mai riflettuto sulla profonda connessione tra denaro ed emozioni, finché proprio il mondo per cui lavoro non mi ha sbattuto in faccia elegantemente il tema in questione.

Ho potuto osservare cose molto interessanti.

Pur lavorando in mezzo ai soldi, molti consulenti hanno un rapporto non equilibrato con il denaro.

Perché? Com’è possibile?

Per rispondere in maniera efficace a queste domande legittime, dobbiamo chiederci COSA rappresenta il denaro per l’essere umano.

Al di là di tutte le disquisizioni filosofiche e morali, al di là di tutte le congetture astratte così amate da noi occidentali, c’è una spiegazione che si pone a un livello molto più basso e più elementare: i soldi rappresentano per la “macchina biologica uomo” la sopravvivenza fisica.

Punto.

Finché non focalizzi bene questo concetto, non puoi andare oltre.

Certo, i soldi sono anche un simbolo di affermazione sociale, ma partiamo dalle basi.

 

I soldi scatenano emozioni forti

 

Se i soldi scatenano emozioni forti (dalla paura alla rabbia, dalla gioia alla bramosia, solo per citarne alcune) è perché hanno a che fare con il bisogno primario: sopravvivere.

E la “macchina uomo” è programmata in primis per sopravvivere.

Poca filosofia, solo biologia.

Capisci bene quanto sia delicato (e inconscio) il tema.

A complicare la faccenda poi, si aggiunge l’educazione moralistica che dipinge la ricchezza come qualcosa di quasi demoniaco (sei sei ricco è perché sei stato disonesto e andrai all’inferno).

Come se la povertà fosse un valore da perseguire….!

Scusa se ho semplificato il concetto e l’ho reso alla stregua di una storiella per bambini. Ma in realtà le cose stanno proprio così.

Un bisogno primario (biologia) messo in antagonismo con un valore ritenuto eticamente desiderabile (la povertà): il mix bomba è pronto!

Probabilmente nella tua squadra avrai dei collaboratori che non riescono a sfondare. E tu non capisci perché.

Hai mai pensato che alla base potrebbe esserci proprio un rapporto confuso e non sano con il denaro?

 

Lavorare interiormente sul tema del denaro

 

Mi è capitato spesso di vedere questo tipo di dinamiche nelle persone più disparate, al di là della loro professione.

Si stima che più del 90% della popolazione mondiale abbia un rapporto poco sano con il denaro.

Se un tuo collaboratore non ha i risultati che vorrebbe (una volta appurati l’impegno e la competenza), molto probabilmente ha bisogno di lavorare sul tema del denaro.

(Nota bene: anche l’eccessiva cupidigia o il bisogno spasmodico di accumulare ricchezza denotano uno squilibrio profondo, un bisogno insaziabile di affermazione).

Quale atteggiamento adottare?

Una volta compresa e assecondata la biologia, bisognerebbe considerare il denaro come un metro di misura, una forma di energia neutra atta a quantificare il valore di quello che fai.

E quello che fai dipende sempre da quello che sei.

Capisci che arrivare a un equilibrio di questo tipo comporta un lungo lavoro interiore, fatto di introspezione, di consapevolezza e di duro allenamento quotidiano.

Non è facile trovare collaboratori in gamba, perché non è facile trovare persone “risolte”.

A dirla tutta, non è facile nemmeno ESSERE persone risolte!

La vita (anche professionale) è una palestra continua in cui allenare lo spirito e raffinare se stessi.

Finché non sarai disposto a sposare questo paradigma, scordati il successo.

E per successo intendo anche (e soprattutto) quello che tu sei in grado di  ispirare nella vita dei tuoi collaboratori.

Questo è essere un Manager nell’era Postmoderna.

Tutto il resto è solo forma priva di sostanza.

 

Semper ab Intra Age

 

P.S. Anche se dal punto di vista economico sei soddisfatto, chiediti comunque che rapporto hai con il denaro. Quali emozioni si scatenano dentro di te quando pensi ai soldi? In quelle emozioni sottaciute si nascondono informazioni importanti che ti riguardano. Indaga.

Chiara Pierobon

Amo pensarmi come una scultrice mentale.
Con lo scalpello della consapevolezza, lavoro sugli strati di condizionamenti e di maschere per far affiorare la bellezza nascosta delle persone.
Formo e affianco i Manager illuminati nella creazione dei talenti umani all’interno del loro team di lavoro.

chiara.pierobon@ilmetodor.it
www.ilmetodor.it

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