“La musica ci insegna la cosa più importante che esita: ascoltare”.
Ezio Bosso

 

Ma mi ascolti?

Così se n’è uscita la ragazza seduta al tavolo accanto al mio al bar l’altro giorno. Stava parlando con il suo compagno, il quale aveva l’aria di non essere molto interessato all’argomento del giorno.

Questo insignificante avvenimento mi ha fatto riflettere. E quando rifletto, devo scrivere. Come da copione.

Non c’è niente di più fastidioso di essere convinti che un dialogo sia effettivamente in atto, quando in realtà stiamo parlano da soli (succede, ahimè anche a parti invertite).

Eppure questa è la normalità.

Ci riempiamo la bocca di comunicazione efficace, e poi quando uno ci parla pensiamo ai fatti nostri.

L’essere umano vive di paradossi, e questo è solo uno dei tanti (un altro, per esempio, è andare in palestra tre volte a settimana e poi prendere regolarmente le scale mobili).

Comunicare è un bisogno.

Qualsiasi attività che noi facciamo ogni giorno si basa su questa necessità: dal lavoro alla vita sociale il comune denominatore è sempre lo scambio di informazioni (verbale o non verbale che sia).

Ma comunicare in maniera efficace è un’altra cosa.

Quando chiedo ai partecipanti durante i miei corsi cosa sia la Comunicazione, quasi tutti rispondono cose come “usare le parole adeguate”, “utilizzare il giusto tono”, “curare il para verbale e il non verbale”, ecc.

Tutte cose giustissime, ma nessuno coglie il punto: comunicare significa per prima cosa ASCOLTARE!

 

Abbiamo tutti una bocca e due orecchie

 

Se quella volta ci hanno dato una bocca sola e due orecchie un motivo ci sarà.

Il fatto è che non riusciamo ad ascoltare veramente gli altri perché siamo pieni di noi stessi.

Non che questo sia sbagliato. La natura ci impone programmi biologici di sopravvivenza (fisica o emotiva cambia poco). Ragion per cui siamo naturalmente predisposti a pensare agli affari nostri. Sempre.

E non iniziamo a parlare di cosa sia giusto o meno. La natura ha le sue leggi e in fin dei conti se ne frega del buonismo.

Quello che invece ti deve interessare (e che può fare la differenza) è la consapevolezza con la quale ti muovi nel mondo. Consapevolezza di come funzionano le cose e di come funzionano gli esseri umani, compreso tu.

Ascoltare, in fin dei conti, non è umano, ma divino.

È un atto cosciente che va oltre la biologia di cui sei fatto (se non capisci bene questo passaggio, scrivimi in privato che ne parliamo).

Ascoltare significa uscire dalla propria bolla di realtà per contemplare cose presenti in un’altra bolla di realtà. E questo passaggio si fa attraverso un’atto consapevole.

Invece noi, immersi nella nuvola dei nostri pensieri e dei nostri obiettivi da raggiungere, ci muoviamo automaticamente senza prestare attenzione a quello che veramente ci succede attorno.

A cosa stava pensando il tipo al bar invece di ascoltare la sua compagna?

 

Presenza ed empatia

 

Al di là dei corsi bellissimi che puoi fare sulla comunicazione efficace (metterli in pratica poi è un’altra cosa), c’è un solo modo per comunicare davvero con l’altro: essere presenti a se stessi nel qui e ora per entrare in empatia profonda con chi hai di fronte.

Queste due condizioni (presenza ed empatia) da sole bastano e avanzano.

Cosa significa essere presenti? Semplice, significa arrestare il flusso di pensieri che normalmente abita la tua testa. In altre parole, zittire la vocina interiore e metterti in una condizione di ascolto attivo.

Ecco a cosa serve l’allenamento mentale.

Ti insegna a conoscere e a gestire te stesso. E scusa, questo non è poco.

E la comunicazione?

Beh, sarà la logica conseguenza di una persona consapevole.

 

Semper ab Intra Age

 

P.S. Ne ho fatti tanti di corsi di comunicazione. Ma ho cominciato a comunicare bene quando ho iniziato a essere consapevole.

 

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Chiara Pierobon

Amo pensarmi come una scultrice mentale.
Con lo scalpello della consapevolezza, lavoro sugli strati di condizionamenti e di maschere per far affiorare la bellezza nascosta delle persone.
Mi occupo di FormAzione e progetto percorsi di Allenamento Mentale per Professionisti illuminati.

chiara.pierobon@ilmetodor.it
www.ilmetodor.it

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