LA COMUNICAZIONE EFFICACE

 

Se vuoi  capire l’altro non ascoltare le parole che dice,

ma quelle che non dice

Khalil Gibran

 

Comunicare è un bisogno dell’essere umano.

Questo è talmente vero da poter affermare che ogni attività, a ben vedere, si basa su questa fondamentale necessità.

Ma comunicare in maniera efficace è un’arte.

Alcuni sono naturalmente dotati e possiedono grandi doti comunicative,  le quali vanno tuttavia sempre raffinate e perfezionate.

Altri invece possono apprendere le regole fondamentali della giusta comunicazione ed allenarsi nello sviluppare un talento che può essere all’inizio solo sopito.

In entrambi i casi, l’ingrediente fondamentale che non può mancare per una comunicazione efficace è l’EMPATIA.

Se diamo una sbirciata al vocabolario, scopriamo che il termine empatia deriva dal greco e significa letteralmente “soffrire insieme”.

Generalmente, sta a designare quella particolare capacità di comprendere lo stato d’animo e la situazione emotiva di un’altra persona, in modo immediato e generalmente senza ricorso alla comunicazione verbale.

Forse tu non sarai un mago in fatto di empatia o forse non ti sei mai chiesto se sei una persona empatica o meno, ma una cosa è certa: se vuoi essere un Leader (intendo un Vero Leader) devi imparare ad esserlo.

Ma come?

Come può una persona diventare empatica?

Quando chiedo ai partecipanti durante i miei corsi cosa sia la Comunicazione, quasi tutti rispondono cose come “usare le parole adeguate”, “utilizzare il giusto tono”, “curare il para verbale e il non verbale”, ecc.

Tutte cose giustissime, non fraintendermi, ma nessuno coglie il punto:

COMUNICARE SIGNIFICA ASCOLTARE!

Una vera comunicazione parte da questo concetto che molti sottovalutano: per utilizzare il giusto tono, le parole adeguate e una corretta prossemica devi, in primis, essere capace di ascoltare davvero l’altro.

Bada bene però, l’ascolto non è una semplice azione passiva, bensì decisamente attiva.

L’ascolto attivo (come amo chiamarlo io) presuppone presenza a te stesso e attenzione totale all’altro.

Difficile?

No, è solo questione di allenamento!

In questa condizione, tutti i tuoi sensi sono coinvolti: udito, vista, odorato, capacità di sentire “a pelle” (il famoso sento senso), ecc.

In altre parole tu sei lì al 100% di fronte al tuo interlocutore, totalmente immerso nel momento presente.

Hai mai provato un’esperienza simile?

Le porte della percezione si spalancano e tu saprai perfettamente cosa dire e come dirlo.

Nessuna strategia, nessuna tecnica comunicativa…solo totale presenza e piena consapevolezza.

Le strategie e le tecniche servono, ma sono solo il contorno.

Se poi hai a disposizione pure un codice che ti permette di leggere le pieghe più recondite dell’animo di chi ti sta di fronte, hai fatto bingo!

“Quale codice?”, ti chiederai.

Se vuoi scoprire di cosa si tratta, seguimi nel prossimo articolo!

 

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