No grazie, preferisco la solitudine

 

Il Virus è venuto a curarci.

No, non sono impazzita. Vedo solo tutta questa incredibile storia sotto un’altra prospettiva.

Penso che sarai d’accordo con me nell’asserire che questa società così com’è non può reggere ancora per molto.

Il modello moderno è fallito e il modello neo-liberale sta mostrando tutte le sue falle.

Viviamo immersi in una realtà che ha mantenuto gran poco di umano, in una realtà post-umana priva di punti di riferimento validi, una realtà che non è più in grado di nutrire lo spirito dell’essere umano, una realtà “che non ha più né santi né eroi”.

Tutto quello che di più sacro (e con sacro intendo appartenente a una dimensione trascendente) poteva essere distrutto è stato distrutto, e l’uomo, ignaro in parte del processo che si sta compiendo, si ritrova sempre più smarrito e alienato.

E, dulcis in fundo, questo Virus ci ha costretti in casa a fare i conti con noi stessi, con le nostre relazioni (o con la mancanza di queste relazioni), con i nostri vuoti e con le nostre dipendenze.

Ci ha sbattuto in faccia l’amara verità: non siamo più capaci di vivere con noi stessi e di godere della nostra presenza nella semplicità del momento presente.

Tutti connessi ad ogni costo.

Toglimi tutto, ma non i miei giga!”.

Ecco allora il sorgere e il proliferare delle iniziative più imbarazzanti (dagli aperitivi on line alla visione di film condivisi in rete) pur di non essere costretti alla solitudine e al confronto con se stessi.

Questo è allucinante!

Ti sei mai chiesto che problema hai con la solitudine?

Te lo spiego io in poche parole: la solitudine è un’amplificatore spietato del tuo mondo interiore.

Abituato come sei alla relazione costante e superficiale hai perso di vista la cosa più importante: te stesso.

Hai smarrito il tuo “vero io” e ora, orfano e cieco, ti muovi in balia di correnti che altri hanno deciso per te.

Com’è questa sensazione di essere alla totale mercé delle onde del mare, privo di meta e bussola, cercando di non annegare tra le onde?

Terribile immagino.

In realtà la solitudine porta con sé grandi doni, per chi la sa vivere e assaporare.

Grazie a Dio, c’è chi in questi giorni se la sta godendo alla grande.

C’è chi, conscio della grande emergenza sociale che stiamo tutti affrontando, approfitta di questi giorni di reclusione forzata per stare in osservazione interna ed esterna.

Uno studio attento degli scenari politico-sociali e un buon grado di accurata introspezione è quello che ti può aiutare a prepararti per il dopo.

Perché stai tranquillo, tutto finisce, e un dopo ci sarà.

Ma non aspettarti che le cose tornino più come prima.

L’epoca moderna è morta e con lei tutti i dogmi che la facevano funzionare, per lasciare spazio al Post-moderno con le sue nuove regole di gioco.

Ora capisci bene perché il Virus è venuto a curarci.

Dobbiamo tutti fermarci interiormente per fare il punto della situazione e per imparare nuovamente a essere Uomini e Donne Verticali.

Pena l’estinzione come “essere libero e cosciente”.

La Verticalità è un tema che tratto molto nei miei articoli e nella mia formAzione: sono convinta che rappresenta l’unica via di salvezza in un mondo che va verso la dissoluzione totale.

Ti invito ORA a FARE un’AZIONE.

In questo momento fermati, spegni il cellulare (almeno per una mezz’ora!) e inizia a riflettere profondamente su quanto hai letto.

E, indovina un po’, per fare questo devi cominciare a prendere confidenza con la solitudine.

Solo iniziando un percorso inverso e contrario (da fuori a dentro) e invertendo la rotta puoi sperare nella salvezza di te stesso.

Allora, goditi la tua Presenza e salvati!

 

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