“La cosa che è veramente difficile, e anche davvero incredibile, è rinunciare ad essere perfetti ed iniziare il lavoro di diventare se stessi.

Anna Quindlen

 

 

 

“Nosce Te Ipsum”.

Questo era scritto fuori dal Tempio di Apollo a Delfi. Un monito che è passato inosservato, a quanto pare.

Quando ero giovane, pensavo che tutta la disquisizione filosofica che riguarda l’essere umano fosse una figata, un modo per usare la testa in maniera diversa, più astratta. Mi permetteva di creare nuovi mondi interiori e, in un certo grado, di fuggire da una realtà piatta che mi stava stretta.

Più tardi, con l’esperienza degli anni, ho compreso come certe frasi incontrate nel mio cammino erano state dette per essere messe in pratica.

“Camminare le proprie parole” non è facile. È molto più semplice farsi sedurre dalle parole che metterle in PRATICA.

Succede spesso.

Si frequenta un corso di formazione con un relatore bravo e si esce da lì al settimo cielo. Poi la deriva inerziale delle nostre abitudini ci fa scivolare nella solita routine, con tutti quei comportamenti di noi che vorremmo modificare.

Eppure non può essere che non ci sia spazio e libertà di cambiamento. Lo diceva anche Kant.

Qual è dunque l’ingrediente che ci permette il cambiamento?

La PRATICA. E per praticare ci serve VOLONTÀ.

Volontà, pratica, libertà sono strettamente connesse, tanto da permetterci il cambiamento.

 

Conosci te stesso

 

Tutti vorrebbero essere felici e in pace con se stessi. Ma quanti sono disposti a farsi il mazzo?

Perché di questo si tratta.

Se vogliamo produrre un cambiamento all’esterno, nella nostra vita, siamo sfidati a cambiare l’interno, ossia noi stessi. Di questo ne ho parlato molte volte.

Tuttavia per modificare te stesso devi prima conoscere te stesso. Non nella teoria, ma nella pratica. 

Io ci ho messo parecchi anni per conoscere me stessa. Tanta teoria, ma soprattutto, tanta pratica.

In questi anni, per mettere a frutto il mio lavoro di ricerca, ho ideato una mappa della Personalità.

Cos’è?

Semplice, è uno strumento per conoscere se stessi e per favorire una sana introspezione. È il mio personale omaggio ad Apollo.

Cosa ti aiuta a capire?

  • chi sei e come funzioni
  • quali sono i tuoi talenti e le tue predisposizioni
  • cosa devi imparare (i cosiddetti difetti non sono difetti, sono lezioni da imparare)
  • qual è il tuo cervello predominante (la biologia del tuo modo di essere)
  • quali sono le emozioni e gli stati mentali che provi normalmente 
  • qual è la tua missione di vita
  • qual è la tua segnatura fisica (il linguaggio non verbale che ti caratterizza)

 

A cosa ti serve?

A essere consapevole di te. Questo cambia completamente la visione che hai di te stesso e della tua vita.

Il cambiamento è spesso un cambiamento di prospettiva: la consapevolezza crea la realtà. Quando cambia la visione che hai di te stesso, cambia la visione che hai del mondo: questa è una logica conseguenza.

Penso che il primo passo per costruire un mondo migliore parta da noi e dalla consapevolezza che riusciamo a sviluppare.

Se sei interessato a conoscere te stesso, scrivimi in privato.

 

Semper Ab Intra Age

 

P.S. Smetti di guardare fuori e inizia a guardare dentro. La partita si gioca qui.

 

 

 

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Trovi validi suggerimenti per affrontare al meglio questo imminente cambiamento epocale.

Chiara Pierobon

Amo pensarmi come una scultrice mentale.
Con lo scalpello della consapevolezza, lavoro sugli strati di condizionamenti e di maschere per far affiorare la bellezza nascosta delle persone.
Mi occupo di FormAzione Umanistica e progetto Percorsi di Consapevolezza per Professionisti illuminati.

chiara.pierobon@ilmetodor.it
www.ilmetodor.it

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