Come passare da una vita verace a una sopravvivenza in affitto

 

“L’alienazione è una forma di morte in vita.

È l’acido della disperazione che dissolve la società.

Martin Luther King

 

Questo virus è forse il male minore rispetto a tutto il resto che ti sta accadendo.

Sei talmente terrorizzato dal pensiero di poterti infettare e morire (cosa alquanto improbabile se sei giovane e in buona salute) che non riesci a realizzare quello che sta per succedere a livello più profondo.

Detto in altre parole, stai perdendo di vista l’orizzonte ben più ampio del tuo spirito e con esso tutte le implicazioni sottili che questa situazione grottesca sta portando con sé.

La connessione con il tuo lato profondo (e parallelamente con la natura e i suoi ritmi) rischia di venire recisa del tutto dagli effetti di un distanziamento sociale che in primis sta danneggiando te stesso.

In nome della salvezza corporale sei disposto a vendere l’anima al diavolo.

Non importa se il tuo spirito muore, non importa se perdi la dignità e la libertà: l’importante è che il tuo sacco di carne continui a portarti in giro in un mondo alienato e alienante.

Allucinante.

Pur di non venire a contatto con il terribile virus (in realtà ti è entrato un virus nel cervello ben più pericoloso) sei incline ad abbassare il capo e lavorare in remoto da casa senza lamentarti.

Che poi, a dirla tutta, di figo questo modo di lavorare non ha proprio un bel nulla, checché molti lo additino come il modello per il futuro o la risoluzione di problemi quali la lentezza dovuta agli spostamenti, l’inefficienza o il risparmio di tempo.

Scusa, ma esattamente come lo impieghi il tempo che risparmi?

Navighi sui Social o ti disinformi su internet?

Già, perché non ne hai ancora avuto abbastanza di farti risucchiare il cervello.

Come un prigioniero, sei obbligato dietro uno schermo per otto ore al giorno (quattro o sei se ti va bene perché lavori a orario ridotto), cercando di non imprecare in maniera elegante quando la linea ti costringe a immagini e parole a singhiozzo.

Sì è vero, puoi rimanere in pigiama nella parte inferiore del corpo, ma ricordati: anche il tuo cervello rimane in pigiama.

Come in alto, cosi in basso”, diceva un vecchio amico.

Certo, non devi muovere l’auto ed eviti di rimanere imbottigliato nel traffico cittadino nelle ore di punta, ma ammettilo: stai cercando di farti andare bene attraverso ragionamenti logici una situazione che di naturale non ha proprio un bel niente.

Lascia andare la mente!

Cosa senti?

Ti manca il contatto fisico?

Ti manca il mandare affanculo il tuo collega di persona? (Volevo usare un eufemismo aggraziato, ma non rendeva l’idea).

Ti manca il rituale sacro della pausa caffè?

A me sì, e sinceramente mi mancano le strette di mano e i sorrisi negli occhi dei miei clienti.

C’è qualcuno che asserisce convinto che questa per lui è una situazione ideale.

Buon per lui, e lo dico davvero. Potrà rimanere isolato e togliersi dalle palle anche dopo, nessuno lo costringe a uscire.

Ma l’essere umano è un animale sociale, fatti di relazioni, di centimetri di vicinanza e di sorrisi senza mascherina.

È fatto di sentimenti, di emozioni, di stadi gremiti e di voglia di ballare.

Chiedilo a un’adolescente costretto in casa cosa vuol dire dire tutto questo.

Chiedigli cosa vuol dire rinunciare ai banchi di scuola e alle ricreazioni di gruppo.

E soprattutto chiediti quali conseguenze tutto questo può avere sulla psiche e sullo spirito dell’uomo postmoderno.

O sullo sviluppo cognitivo di un bambino e di un adolescente.

E non venirmi a dire che è per il bene della sopravvivenza, perché potrei risponderti: una cosa è sopravvivere, un’altra cosa è vivere.

Quello che più dovrebbe spaventarti non è tanto la morte di un involucro di carne già destinato a perire in partenza, quanto l’alienazione del tuo spirito, della quale tu sei già una vittima inconsapevole.

 

Semper Age Ab Intra

 

Visita il mio sito e COMPILA IL FORM, avendo cura di selezionare nell’oggetto la voce desiderata.
Non perderti gli importanti spunti che ti verranno forniti periodicamente su come affrontare al meglio questo cambiamento epocale.

IT EN